Il Training Autogeno è una tecnica di autodistensione e di rilassamento.
Attraverso l'allenamento (Training) si può raggiungere uno stato mentale che si genera da sé (Autogeno), favorendo l'autodistensione, la normalizzazione delle funzioni fisiche e psichiche, l'immersione in se stessi.
E' anche parte fondante di un approccio psicoterapeutico, la Psicoterapia Autogena o Bionomica, che permette di utilizzare il TA come formidabile porta di accesso alle parti più profonde di sé.
L'ideatore del Training Autogeno è Iohannes Heinrich Schultz, neurologo e psichiatra, nato nel 1884 a Gottingen e morto a Berlino nel 1970. Egli lavorò alla elaborazione del TA negli anni tra il 1908 e il 1912 ed è impressionante constatare che il metodo da lui ideato non ha affatto subito i segni del tempo: al contrario, oggi è diffuso in tutto il mondo e incontra il gradimento di moltissimi terapeuti e dei loro pazienti.
Negli anni è stata sottoposta a numerosissime verifiche sperimentali e ha avuto un'enorme diffusione in tutto il mondo.
Il suo successo è dovuto alla relativa facilità con cui può essere appresa e ai grandi vantaggi di cui gode chi la pratica costantemente.
I benefici del Training Autogeno coinvolgono almeno tre aree: fisica, psicologica e comportamentale, e comportano:
A livello fisico:
A livello psicologico:
A livello comportamentale:
Il Training Autogeno, è dunque a una disciplina in grado di ridurre l'ansia e prevenire le affezioni psicosomatiche che derivano dall'ansia stessa, regolando al tempo stesso le funzioni psicofisiche. Praticandola, è anche possibile rinforzare il processo che si intraprende nel raggiungimento degli obiettivi personali.
L'aspetto più importante è che il Training Autogeno può essere una vera e propria psicoterapia, dando la possibilità di accedere in via privilegiata alle parti più sane, ricche e profonde della persona. In questo caso rappresenta la base fondante della Psicoterapia Autogena.
E' evidente che l'aspetto psicoterapeutico può essere amministrato esclusivamente dallo psicoterapeuta e qualsiasi tentativo di autoterapia può rivelarsi inutile, se non addirittura pericoloso.
E' possibile invece apprendere i sette esercizi del ciclo somatico per poi eseguirli in maniera autonoma:
Attraverso l'allenamento (Training) si può raggiungere uno stato mentale che si genera da sé (Autogeno), favorendo l'autodistensione, la normalizzazione delle funzioni fisiche e psichiche, l'immersione in se stessi.
E' anche parte fondante di un approccio psicoterapeutico, la Psicoterapia Autogena o Bionomica, che permette di utilizzare il TA come formidabile porta di accesso alle parti più profonde di sé.
L'ideatore del Training Autogeno è Iohannes Heinrich Schultz, neurologo e psichiatra, nato nel 1884 a Gottingen e morto a Berlino nel 1970. Egli lavorò alla elaborazione del TA negli anni tra il 1908 e il 1912 ed è impressionante constatare che il metodo da lui ideato non ha affatto subito i segni del tempo: al contrario, oggi è diffuso in tutto il mondo e incontra il gradimento di moltissimi terapeuti e dei loro pazienti.
Negli anni è stata sottoposta a numerosissime verifiche sperimentali e ha avuto un'enorme diffusione in tutto il mondo.
Il suo successo è dovuto alla relativa facilità con cui può essere appresa e ai grandi vantaggi di cui gode chi la pratica costantemente.
I benefici del Training Autogeno coinvolgono almeno tre aree: fisica, psicologica e comportamentale, e comportano:
A livello fisico:
- La possibilità di raggiungere in pochi secondo uno stato di calma: vi si può ricorrere durante la giornata per ridurre il livello di tensione accumulato, “staccandosi” momentaneamente dai problemi contingenti.
- L'abbassamento dello stato di ansia generalizzata
- Il rapido recupero delle energie psico-fisiche (come dopo un breve sonno).
- La possibilità di addormentarsi facilmente per chi ha problemi di insonnia
- L'autoregolazione di alcune funzioni organiche che di solito sfuggono al controllo della volontà: circolazione del sangue, ritmo cardiaco, temperatura corporea, ecc.
- La normalizzazione delle funzioni di tutti gli organi, dalla digestione alla pressione arteriosa, solo per fare qualche esempio.
- La diminuzione o soppressione delle sensazioni dolorose: ad esempio il TA è utilizzato con successo nel parto.
- La possibilità di intervenire su tutte le malattie psicosomatiche.
A livello psicologico:
- Il miglioramento della capacità di autocontrollo emotivo di fronte agli eventi stressanti
- Il potenziamento di funzioni mentali, come concentrazione e memoria.
- Il miglioramento della capacità di introspezione e di autocoscienza
A livello comportamentale:
- La possibilità di fissare, durante il cosiddetto stato autogeno, proponimenti relativi a situazioni personali. In altre parole, ciò che si ripete mentalmente a se stessi durante lo stato autogeno, assume la valenza e l’efficacia di un “ordine post ipnotico” che verrà poi eseguito automaticamente al momento opportuno.
- La possibilità di intervenire, con l'assistenza dello psicoterapeuta, su problematiche psiconevrotiche e fobiche.
Il Training Autogeno, è dunque a una disciplina in grado di ridurre l'ansia e prevenire le affezioni psicosomatiche che derivano dall'ansia stessa, regolando al tempo stesso le funzioni psicofisiche. Praticandola, è anche possibile rinforzare il processo che si intraprende nel raggiungimento degli obiettivi personali.
L'aspetto più importante è che il Training Autogeno può essere una vera e propria psicoterapia, dando la possibilità di accedere in via privilegiata alle parti più sane, ricche e profonde della persona. In questo caso rappresenta la base fondante della Psicoterapia Autogena.
E' evidente che l'aspetto psicoterapeutico può essere amministrato esclusivamente dallo psicoterapeuta e qualsiasi tentativo di autoterapia può rivelarsi inutile, se non addirittura pericoloso.
E' possibile invece apprendere i sette esercizi del ciclo somatico per poi eseguirli in maniera autonoma:
- Formulazione della Calma
- Esercizio della Pesantezza
- Esercizio del Calore
- Esercizio del Cuore
- Esercizio del Respiro
- Esercizio del Plesso solare
- Esercizio della Fronte fresca